15
Marzo 2003
Circolo della Grada
Bologna

Alle
19.30 arriviamo al Circolo della Grada e montiamo gli strumenti.
Il locale è sporchissimo, sembra che sia appena finita una festa,
ma l'abile titolare brizzolato e le sue gnocchine ghesce, nel giro di
un'ora mettono tutto a nuovo.
Facciamo un breve ed inutile saundcec, l'ampli di Van
fatica a passare dal distorto al pulito e produciamo suoni di merda, ma
c'è un problema: dobbiamo stare bassi con i volumi, altrimenti
i vicini si incazzano, chiamano la polizia che fa chiudere il locale e
poi ci picchia di santa ragione.
Demotivati, cerchiamo di andare a mangiare una pizza da Totò, ma
purtroppo il cattivo gusto dominante del popolo bolognese che ama trascorrere
un prezioso sabato sera in uno schifo di posto come quello, ci fa fare
dietrofront e siamo costretti a mangiare greco al Circolo della Grada.
Il brizzolo usando una frase ad effetto ci dice che siamo tutti "sulla
stessa barchina" (ma che cazzo significa?) e ci spiega che la
cena che ci spetterebbe di diritto non ci spetta affatto di diritto, anzi
dobbiamo pagare 5 euro anzichè 8, però possiamo bere una
birra a gratis.
Uau... situazioni da pezze al culo come questa non ci capitavano da tempo.
Accettiamo di malavoglia queste becere condizioni e mangiamo un accenno
di suvlaki, un accenno di musaka, un accenno di yogurt greco ed un accenno
di verdure che non so come si chiamano.
Ridefiniamo la scaletta e ne impostiamo una con un'impronta più
soft.
Walter Ciusa (organizzatore dell'evento insieme al greco Kristos) ci detta
le condizioni della nostra esibizione e alle 23.20, dopo aver fatto allontanare
tale Edoardo Corvinelli + figlia dalla batteria, iniziamo una delle inaspettatamente
migliori performans degli ultimi anni.
Attacchiamo con Bologna 2000 capitale europea
della cultura al posto della prevista Bitume
(per il motivo che nessuno se la ricordava bene) e veniamo ricambiati
con un sincero applauso; gratificati da tante mani che fanno clap clap,
passiamo a Vai Tranquilo
dedicata al pingue Federico Galassi (compagno di asilo e di lacrime di
Maso) e Van Basten
ci delizia con un assolo fatto malissimo, favoloso.
Su Inspiro Espiro Maso
grida Suvlakiiiiiiiiiiiiiiiii.
Ancora applausi, lo schermo gigante alle spalle dei New
Hyronja mostra immagini del processo ai compagni di merende di Pietro
Pacciani ed il pubblico apprezza moltissimo questo connubio.
"Ci stò io, il Faggi, il Lotti, Pieraccioni, Benigni,
Ciampi... un fate i bischeri"
Sulle note di Acari, Maso
trova pure il tempo per inviare un essemmesse ed in un crecendo di vaibrescion
e di tributi ai Pixies, gli hyronjci ne approfittano
per presentare un loro nuovo brano, Partita
doppia.
E' un successone, ma ancor più un successone sarà la degna
conclusione di questo laiv con Amo i Pooh, un insieme di grida, chitarre
lancinanti, pezzi di bacchette che schizzavano da tutte le parti e fischi
a non finire.
Bene, bravi biiiiiis... incredibile, sembrava un finale dei Disciplinatha.
Torniamo sul palco e dopo essere stati in balia di un odontoiatra che
aprirà il suo studio in Viale Masini, eseguiamo Soma (La nostra
cover di Song 2 dei Bleeer), poi Maso chiama
sul palco il mitico Guido Foddis
detto "Lo sceriffo" che darà un tono un pò
più no global pis end lov alla serata.
Makkia cede la sua fender allo sciomen che
comincia a cantare la sua it del momento BIM
BUM BUSH accompagnato dal Genio, dal
vibrante Metronomo e dagli assoli di Van
(Maso si è limitato a fare l'asta del
microfono).
Fine delle danze, tanti applausi e tanti complimenti a seguire.
Trascorriamo un paio d'ore a bere birra ed il locale si riempie di greci
molestissimi che cominciano a spaccare bicchieri mentre Kristos balla
il sirtaki sui vetri rotti.
E' ora di andare, anzi è ora di fuggire senza pagare la cena che
ci spettava di diritto.
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