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Giorgia P
L’ho finito….non sono stata in grado di posare il libro per fare altro, ho continuato imperterrita a leggere con la mia curiosità di donna, in cerca di ricordi e personalità e momenti passati.
ho rivissuto i miti e le leggende di Bologna, da Beppe Maniglia, al pendolo, al mitico ballerino con il uolkmen e a Uilli che suonava le grondaie come se fossero digeridù.
Riconosciuto tante persone che conosco, nelle tue descrizioni nei capitoli dei “BOLOGNESI CONTEMPORANEI”, dal mio amico single che si fa lavare i panni dalla mamma, all’umarell che tutte le mattine è qui sotto casa a spiegare ai miei muratori che il tetto è stato fatto male, al cinno scurzone in classe con mia figlia.
Mi sono divertita molto nel rivedermi nei “Riti Bolognesi” soprattutto nel capitolo “una domenica pomeriggio all’ikea”, penso che la babbiona mesciata l’anno vista e odiata tutti!!!!!!!!!!!!!
e che dire delle vie più belle e brutte di Bologna…..premetto che la mia vita a Bologna è a dir poco inesistente; oltre agli anni delle superiori e qualche mese di lavoro con il grande Davide Pavlidis, non ho mai avuto la possibilità di frequentarla vivendo a Monteveglio, ma le mie radici sono Bolognesi al 100%; ho avuto l’opportunità di conoscere molta gente durante il lavoro e ora sto passando delle bellissime serate nelle vie di questa bellissima città…. Visualizza altro
a differenza di te, via Milazzo, via Saffi, via Carracci, via Amendola, via Zanardi, via Bovi Campeggi e via Tanari, sono vie che mi riempono di gioia e anche nostalgia nel percorrerle, sarà perchè era la mia zona quando lavoravo in posta, sarà perchè avevo colleghi come Davide e Giacomo (un trimestrale), ma tutt’ora le ricordo con grande piacere. Comunque al di là di questo, ho rivisitato grazie alla tua meravigliosa e dettagliata descrizione le vie di Bologna.
prenderò sicuramtne spunto dalle “7idee per un uichend” per schidare mio marito dal computer e portarlo in città, anche se lui è quel tipico umarell che dice “bologna non è più come una volta!”.
il finale, invece, mi ha fatto sbudellare dalle risate, l’idea di mettere un dizionario e delle frasi tipiche bolognesi è stato geniale.
concludo con il dirti grazie, ho passato delle ore divertentissime, la lettura è stata scorrevole e deliziosa con momenti di grande nostalgia e altri di risate a crepapelle.
libro indimanticabile e consigliatissimo, ma non da leggere in una serata dove prometti a te stessa di andare a letto presto!!!!!!!!!
COMPLIMENTI MASO!
Clelia M
Mamma mia,ieri alle 17 ho comperato il libro e alle 22 lo avevo già finito, ma quanto è bello. mi sono ritrovata nella bologna che amo. io sono una di quelle che passando sotto gli asinelli,sta con il naso in sù, finchè non centro una colonna dei po…rtici e ritorno alla realtà;ho rivisto tutte le persone che incontravo in piazza. manca settecappotti con le radiazioni, e quel signore sempre in bombetta in stile inglese , che stava davanti a zanarini.le risate con angelo sono messo mela, cavoli ogni tanto ,siccome io ho sempre condiviso qualche soldino, non ho mai fatto la carita’, lui mi faceva lezioni di vita in mezzo alla strada, e jesus, la prima volta che lo ho incontratp sul 27, ho avuto una paura… , salgo non lo vedo dietro a me, e sento un tuonante pentiti, mi è preso un colpo mi sono girata lo vedo un po’assonnata,penso oddio sono morta vedo cristo!!!!
Alessandra M
Ho finalmente letto il codice! Complimenti! Sei riuscito a rendere benissimo quella bolognesità che noi quarantenni abbiamo vissuto e avremo sempre dentro…parlo per me che da dieci anni sono emigrata… Bravissimo!!
Alessandra M.