12
Ottobre 2001
Sala Polivalente - Via Berti
BOLOGNA SOCIAL FORUM
Bologna (BO)
In attesa di un movimento pacifista non politicizzato, ci accontentiamo
di quello che passa il convento e diciamo di si all'invito del BOLOGNA
SOCIAL FORUM epresentandoci in perfetto orario alla sala polivalente,
luogo in cui un'anomala formazione hyronja suonò
contro la guerra del Golfo nel lontano 1991;
evidentemente la storia si ripete.
A Valerio "Mastro Lindo" Monteventi coadiuvato da Titta
Ruggeri spetta il compito di presentare la serata ricca di ospiti
accorsi in massa per dire la loro contro questa guerra e tra il pubblico
scorgiamo fans di rilievo, tra i quali spicca la sagoma di Alberto
Cavalieri d'Oro e famiglia.
Aprono le danze un gruppo di sbarbi e ne approfittiamo per sondare i camerini.
Incontriamo i Frida Frenners che ci fanno dei gran complimenti
e regaliamo una copia di SIGFRIDO CASTROVALVA
a Stefano Benni che sta preparando il materiale per il suo riding.
Torniamo in sala e ci sorbiamo le demagogiche letture di Pino Cacucci,
ma per fortuna durano poco e sale sul palco Stefano Benni che
finalmente ci offre spunti di riflessione interessanti senza degenerare
nella sterile polemica.
Titta Ruggeri è in gran forma e introduce il chitarrista
non vedente Carlo Lo Iodice che tra uno scazzo e l'altro porta
a termine una bellissima cover di Fabrizio de Andrè più
un altro brano sconosciuto, bellissimo ma palloso quasi quanto le a noi
care Guccinate.
Applaudiamo di cuore, ma il nostro entusiasmo dura poco, complice l'ingresso
sul palco del fancazzista Gregorio Scalise che ci propone letture
del suo diario personale scritte nel periodo dal 5 settembre ad oggi.
Emerge una quotidianità fatta di niente e di impegni mondani inventati
e non accompagnati a tratti da una figura femminile (la moglie di Scalise)
sull'orlo dell'esaurimento nervoso.
Dopo 20 minuti di maroni che toccano il suolo, Scalise conclude
con un banale discorso della tipologia NO FUTURE e ci saluta.
Fortunatamente arriva Alessandro Fullin vestito da donna, anzi
da donna di Forza Italia; la sua parodia è favntastica e ci fa
dimenticare la tragedia Scalise.
Ma il solievo dura e poco, infatti è la volta di Stefano
Tassinari (l'avrete visto 300.000 volte a leggere telegiornali locali
o a commentare notizie rigorosamente locali).
Accompagnato da un chitarrista epilettico, Tassinari gioca pure
lui la carta Scalise del diario, per poi concludere con una sua
poesia, anzi una sua poetica riflessione sui fatti di questi giorni e
conclude con un AMERICA FOTTITI che fa scattare l'entusiasmo della
folla; finalmente un discorso NO GLOBAL ?
La serata comincia a tingersi di rosso e allora ci pensa il ballerino
Massimo Guglielmo Giordani a canbiare le tonalità in un
bel rosa Cassero.
Il balletto dura un pò meno del diario di Scalise ma da
il la alla performans di un gruppo di coveristi fuori sede amatissimo
dal pubblico.
Segue l'esibizione dei Jurassic Rock e la cantante 'merigana ne approfitta
per incazzarsi con l'intervento qualunquista di Tassinari.
Iniziano a suonare ed il tempo torna indietro di 20-30 anni, ma i fuori
sede della sala apprezzano.
Finalmente tocca a noi, Valerio "Mastro Lindo" Monteventi
ci presenta spiegando che siamo quelli di PACCIANI
É UN BRAV'UOMO riconoscendo che il tempo ci ha dato ragione.
Maso dedica il laiv ai fuori sede e si becca
tanti applausi, ma se ne beccano ancora di più i chitarroni di
Makkia e Van Basten
quando cominciano a suonare BOLOGNA 2000
CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA.
Visto che i fuori sede apprezzano, cosa c'è di meglio che regalargli
il nostro brano alla Massimo
Volume (vero e proprio monumento vivente dei fuori sede che ce l'hanno
fattA) ZE RIFLECS.
Ovviamente il brano viene apprezzato, am ancor di più viene apprezzata
la nuova canzone hyronjca TALEBANIZZATI, ancora da migliorare ma
già una hit.
Mullah... Jihad... Burkaaaaaaa..... Talebanizzati... non male.
Concludiamo con CNOCHIN ON ARMADIOS DOR (una cover) e ci scappa
pure il bis, ossia PACCIANI É
UN BRAV'UOMO (Maremma Twin Towers).
Fine della serata, fuori sede felici e felici anche noi.
Sul palco sale un senegalese clone di Mathias
del Grande Fratello (quello dalla pelle un pò più scurina)
che esegue brani lunghissimi che demotivano i Frida Frenners a
tal punto che decidono di non suonare.
Il Genio ed il Metronomo
si godono la quiete post laiv su di una panchina all'aperto mentre alcuni
ragazzi che erano tra il pubblico escono soddisfatti cantando TALEBANIZZATIIIII.
Sarà una it?
Sicuramente, ma non prendeteci sul serio, sarebbe un grave errore... sempre.
|