25 Agosto 2001
Festa di Liberazione
Bologna (BO)

Gli obsoleti rifondaroli ci invitano a suonare rigorosamente a gratis alla loro mitica festa dove la buona cucina e la poca igiene fanno da padrone.
Causa vacanza con la fidanzatina, Michele il genio non può essere presente, quindi niente basso... chi lo suonerà allora?
Ma ovviamente lui, il polistrumentista Makkia freschissimo dal ritorno delle vacanze.
Optiamo per una scaletta scarna, anche perchè si esibiscono 14 bends tra le quali spicchiamo ovviamente noi, le mumble rumble e gli amici dna2.
Ci troviamo alle 20 al ristorante e tiriamo una taffiata di fritti misti, tagliatelle, patatine fritte, carnazza e soprattutto vino bianco.
Tra gli abusi alimentari spiccano i tortellini in brodo di Maso che più tardi salirà sul palco vestito da Black Block con tanto di casco ed occhiali neri (più tardi darà fuoco ad alcune auto nel parcheggio circostante).

Tronfio di carboidrati al grido di ESISTE UN UOMO SUL PONTE DI VIA LIBIA CHE HA BISOGNO DI AIUTO, MA IO HO DECISO DI NON AIUTARLO, AIUTAMI SIGNORE CHE SONO MESSO MALEEEEEEEEEEEEEEE!! parte in distorsione Van Basten seguito a ruota dalle agghiaccianti rullate del Metronomo ebbro di calamari fritti.
Seguono una poderosa Vivo dedicata ai CANNISTI RIALESI; Inspiro espiro scatena l'entusiasmo di un pubblico composto da vecchi, bambini e giovani drogati.
Makkia viene colpito da un asta del microfono lanciata da Maso.
Viene dedicata Guidando di Notte ai gattini di Van Basten e l'eseguiamo segando la parte finale per far irrompere Topiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii per poi chiudere in bellezza con Amo i Pooh sperando che un giorno loro si accorgano di noi e ci ingaggino come edlainers.
Tra fischi fiaschi ed esalazioni gastriche salutiamo l'amato pubblico.
Il Metronomo ringrazia e fugge in Val Gattara dove si esibirà come attore di teatro.
Rimaniamo un pò lì e ci gustiamo l'innocua rabbia dei Paroxism e l'inconsapevole tristezza delle Lilith, due gnocche bionde con tanto di tamburello e chitarra folk.
Grazie a loro, torniamo a casa prima del dovuto riconoscendo l'elevata caratura artistica di Paola e Chiara.

2001