
EMANUELE GIACON |
Ai
limiti di una Bologna universitaria e underground, tra circoli
letterari, osterie e mercatini freak, la storia dura e sarcastica
di Romano Fanti - liceale rabbioso, poeta punk e segaiolo
di buona famiglia - che cerca un lavoro e invece trova Mi,
il suo grande amore.
Scaricate l'i-buk dell'amico, fans e critico costrutt/distrutt/ivo
Emanuele Giacon... ma soprattutto leggetelo, perchè
un buon libro è sempre un buon libro.
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Se
volete scrivere qualcosa su Virgolone nius contattateci al pių presto.
Fior Fioroni di esperti valuteranno se č il caso o no di pubblicare
anche le vostre cazzate.
imeilate
il tutto a:
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SUIDEN
OLIDEIS
(una storia vera scritta dal TREBBO)
Venerdì
28 giugno 2002
Mi sveglio che devo ancora fare tutto e come al solito rincorro l'orologio.
Verso le undici chiamo Nino che non risponde al cellulare e mi preoccupo.
Poco dopo riprovo a casa sua.
La madre mi risponde che non è passato da casa e non l'ha visto.
L'aereo parte all'una! cominciamo bene.
Verso le undici e mezzo Nino mi chiama e mi rassicura.
Sul perchè del blackout mantengo stretto riserbo.
Piove! Governo (Berlusconi) ladro e questo già suona da previsione.
Il volo va benissimo e io non lascio nemmeno le briciole del pasto lasciato
dalle hostess anzi a momenti addento anche la carta che avvolge il panino.
Arriviamo a Copenaghen, fa freschino ma sembra accettabile.
Prendiamo il treno per Roskilde.
Mentre cerchiamo un albergo un gay locale di cinquant'anni ci prova dicendoci
che è tutto esaurito e che l'unico modo per dormire durante il
festival e andare a casa sua nel suo letto a tre piazze.
Rifiutiamo cortesemente.
Troviamo poi un ostello ovviamente il più lontano possibile dalla
sede dei concerti.
Appena posate le valigie vengo colto da un attacco di gustavite e mi addormento
sopra di esse (volare mi logora un casino).
Nino mi imita.
Verso le nove decidiamo di andare, ci sono i Red Hot alle dieci.
Appena usciti viene giù uno sbanderno d'acqua.
Governo (danese) ladro, passiamo un'ora o più sotto una tettoia
con la gente che, tranquilla sotto l'acqua, ci prende per il culo quando
passa.
Poi colti da raptus sfidiamo la pioggia e arriviamo in tempo per l'ultimo
bis (sempre sotto l'acqua) che vediamo di fianco a un gruppo di bikers
tedeschi sbronzi che vomitano con disinvoltura.
Ci vediamo un altro concerto (Him) e la pioggia aumenta, il vento è
a raffiche, siamo su cinque dita di fango. per stasera gliela diamo su.
Nino guarda il cielo, perplesso.
continua
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